Fecondazione assistita: quando nascere è contro l’etica

Fecondazione assistita: quando nascere è contro l’etica

La fecondazione assistita è un procedimento mediante il quale s’introduce lo sperma nell’interno degli organi genitali femminili, senza ricorrere al rapporto sessuale, allo scopo di procurare e facilitare l’incontro dello spermatozoo con l’uovo.

La fecondazione assistita dagli animali all’uomo

Quella della fecondazione assistita non è una scoperta recente, perché il primo esperimento riuscito di fecondazione assistita di una cagna fu fatto dall’abate L. Spallanzani verso la fine del sec. XVIII. Dopo di lui la pratica fu ripetuta con successo da P. Rossi, da Ivanov, Sims, Hunter, che l’applicarono nel campo umano. In Italia, la fecondazione assistita è assai poco diffusa, perciò non esistono da noi vere statistiche in materia.

I problemi della fecondazione assistita peraltro sono biologici ma soprattutto legali, etici e teologici. Si hanno due forme di fecondazione assistita: quella omologa e quella eterologa, a seconda che venga fatta con liquido seminale del marito o di un donatore. Le indicazioni della fecondazione assistita sono rappresentate dalla accertata e persistente sterilità di uno dei due coniugi, sostenuta da varie cause paterne e materne. La tecnica consiste:

  • Nel prelevamento del seme o dalla vagina subito dopo il coito, o con puntura dell’epididimo o dopo masturbazione o coito interrotto;
  • Nell’inseminazione che può essere endovaginale o meglio endouterina;
  • Nella scelta del giorno per l’inseminazione.

La fecondazione assistita in animali e piante

I giudizi medico-legali sulla fecondazione assistita sono vari e contrastanti tra loro: così mentre per la fecondazione assistita omologa non vi sono problemi legali sempre che questa sia stata voluta dalla concorde volontà dei due coniugi, per quella eterologa invece si parla di illegittimità dei figli, di adulterio. Dal punto di vista teologico la fecondazione assistita, sia omologa sia eterologa, è condannata perché contraria ai principi ed insegnamenti evangelici che domandano l’unione spirituale e materiale (coito) tra i due coniugi come mezzo indispensabile e lecito per la riproduzione.

Nel mondo animale la fecondazione assistita viene praticata con brillanti risultati nell’intento di arricchire e perfezionare qualitativamente il patrimonio zootecnico. Nel mondo vegetale essa corrisponde all’impollinazione artificiale tra fiori diversi di una stessa pianta o di piante della stessa specie. E’ largamente praticata nella fioricoltura e nell’orticoltura. La fecondazione assistita, dunque, rappresenta l’unione artificiale dei semi e – come è facile immaginare – se è favorita nel mondo animale e vegetale non è vista con altrettanto favore nel mondo umano per via delle ripercussioni etiche e religiose che questa pratica comporta.